La terra è l’elemento di tutta la natura, nei suoi tre regni minerale, vegetale ed animale, considerata da molte tradizioni il più sacro e divino tra gli elementi, in quanto simboleggia la materia primordiale. La Terra è al tempo stesso materna e nutriente, ed anche pratica, concreta, solida e potente. Fertile e creativa, nutriente e rigogliosa, racchiude in sé le caratteristiche del grembo materno che
accoglie la vita e la nutre, e in senso pratico ha le qualità della costanza, della pazienza e della forza. Secondo le culture di stampo matriarcale, essa è il principio femminile per eccellenza, la Grande Madre aperta all’intervento fecondo del cielo, principio maschile, da parte dell’elemento fuoco e benefica delle influenze astrali, per mezzo dell’elemento acqua. Nelle sue viscere infatti, essa accoglie e trasforma il seme del dio, elemento maschile, seme al quale la madre, elemento femminile, dà potenza. La terra è quindi dotata di potenza magica.
Materia contrapposta allo spirito, ma contemporaneamente indispensabile all’equilibrio dell’universo stesso. Come in ogni cultura antica di stampo naturale, l’uomo è sempre stato ritenuto un elemento facente parte di questo universo, uno dei figli della terra stessa, una particella inserita in un contesto più ampio. Con l’avvento delle culture antropocentriche, la natura è stata depredata e ferita nella sua sacralità: l’uomo è diventato il dominatore di tutte le cose, e animali, boschi, alberi, acque e la terra stessa, ne hanno fatto le gravi conseguenze, con effetti che inevitabilmente si riflettono sull’uomo stesso.
L’elemento Terra, come suggerisce il simbolo, un triangolo equilatero con vertice verso il basso, sbarrato orizzontalmente, non è un elemento dinamico. Infatti un’altra figura geometrica che maggiormente lo rappresenta è il quadrato. Indica la riflessione, per i filosofi mistici la terra era simbolo di prudenza, che caratterizza la disposizione particolare dell’individuo di essere
pronto e docile a ricevere tutto ciò che è necessario all’illuminazione. Ad arricchire il significato simbolico ed iniziatico della terra contribuiscono le forze naturali facenti parte di essa. I principali elementi esoterici della terra sono: la caverna, la valle, la montagne, la foresta, gli alberi e i rami. La caverna consente l’accesso nelle viscere della terra ed è quindi un passaggio per l’oltremondo. In genere le caverne sono luoghi oscuri e talvolta pericolosi, dove la luce del sole non giunge e quindi più a contatto con le potenze telluriche. Nella sua funzione di matrice la caverna è usata nei riti iniziatici di passaggio, dall’oscurità alla luce, dall’ignoranza alla conoscenza. L’immagine della valle richiama l’utero della terra, ricettacolo delle forze celesti.
È dunque un luogo di fecondità e di trasformazione. La montagna è la manifestazione dell’immobilità e dell’immutabilità è un luogo che favorisce la calma e al contemplazione. Inoltre è un luogo sacro essendo la dimora degli dei in tutte le tradizioni mitologiche. Simbolicamente rappresenta l’ascensione spirituale. Infatti maggiore è l’altezza della montagna, maggiore è la vicinanza ai cieli. La foresta è il luogo sacro e iniziatico per eccellenza, manifesta la natura nella sua straordinaria ricchezza, ma anche nella sua terribile ostilità, in quanto è un luogo oscuro dove non penetra la luce. Come aspetto iniziatico, la foresta è un luogo dove ci si apparta per un periodo di rigenerazione in attesa di entrare nel nuovo ciclo di vita, dopo aver superato le difficoltà interiori. Quindi la foresta rappresenta in modo allegorico l’accesso alla conoscenza, alla verità e ai misteri, che rendono l’iniziato partecipe di una saggezza durevole nel tempo. L’albero partecipa ai tre strati costituenti l’universo: il Mondo di Sotto con le radici che sprofondano nella terra; il Mondo di Mezzo il cui tronco rappresenta il piano di superficie; il Mondo di Sopra quello degli dei con i rami che si tendono verso i cieli.
Legato alla concezione del cosmo, l’albero è immagine dell’ascesa verticale verso i Piani Alti e, come tale, fondamentale e di grande importanza nelle civiltà antiche. L’albero assume in sé i concetti di saggezza, sacralità e potenza divina, oltre che mezzo di trasporto attraverso gli stati dell’essere e del cosmo. Spesso nei miti nordici, il guerriero o l’eroe vengono paragonati ad un albero, a simboleggiare la nobiltà dell’essere. I rami nutriti dalla linfa che sale dalle radici, con i suoi frutti, possiede la forza vitale dell’albero stesso. Nella Tradizione del Nord, così come in molte altre Tradizioni antiche, la conoscenza viene spesso trasmessa dall’elemento femminile a colui che supera le prove iniziatiche che gli vengono poste dinnanzi.
La terra come punto cardinale è il nord; come stagione è l’inverno
Il percorso inizia da Guardia Piemontese Km 0 in via Colletta e raggiunge la Caserma della Forestale nella località Cinquemiglia nel territorio di Fuscaldo.
Il sentiero è individuato dal colore ROSSO
Rappresentazione 3D individuazione Sentiero della Terra
La natura che si osserva lungo questo sentiero è un continuo susseguirsi di ambienti diversi; la macchia mediterranea ne fa da padrona con i suoi mille colori e profumi; essa si declina in tutte le sue forme e si alterna ai tipici ambienti umidi ripariali nei pressi dei molti torrenti e fiumare che nel corso dei millenni hanno scavato e conferito la particolare geomorfologia alla Catena Costiera su cui il sentiero si snoda. Il sentiero è una via stretta, generalmente di una larghezza non superiore a 2,50 metri, e con un tracciato ancora segnato dal frequente passaggio di uomini e animali.
Rappresentazione 3D individuazione Sentiero della Terra
Difficoltà: Escursionistica Durata: 5 - 6 h
Lunghezza: 15,90 km
Altitudine massima: 1119 m
Altitudine minima: 292 m
Da Piazza della Strage, dove è possibile parcheggiare, scendiamo il sentiero che in località Colletta si immette in una stradina sterrata. Seguiamo la strada sterrata che oltrepassa il fiume Lavandaia, piega a Sud-Est e raggiunge la località S. Salvatore; circumnaviga Cozzo Gambigallo nei pressi di Piano dell’Arcangelo e oltrepassa la Fiumara la Serra. Risale e raggiunge la località Serra della Monaca e da qui guadagna l’area della Foresta di Cinquemiglia dove giungiamo al Punto Tappa 4
Il sentiero è individuato dal colore ROSSO
Cartografia individuazione Sentiero della Terra
E' proprio in queste numerose valli e vallecole che troviamo alcune delle rarità floristiche che caratterizzano questa piccola catena montuosa: si tratta della rarissima felce bulbifera (Woodwardia radicans), magnifica pianta preistorica dall’aspetto tropicale, indice di un ambiente intatto, primordiale, rimasto tale da 70 milioni di anni (ill.19) che dona a tutta l’area notevole pregio naturalistico. È inclusa nell’allegato II della DIRETTIVA HABITAT come specie di
interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione.
È solo avendo la possibilità di osservare in natura questa specie che si comprende l’eleganza e la maestosità di questa splendida pianta che raggiunge quasi i 3 metri di lunghezza.
Felce bulbifera (Woodwardia radicans L.)
Non da meno è la bellissima faggeta che cresce nella foresta di Cinquemiglia considerato sito di importanza comunitaria (SIC). È posizionata a circa 1000-1100 metri di altezza ed è la casa per la caratteristica salamandra pezzata (Ill.2) , piccolo anfibio urodelo dai vivacissimi colori giallo e nero che servono da avvertimento agli eventuali predatori segnalando la tossicità delle proprie carni (colorazione aposematica).
La si può incontrare facilmente nei mesi autunnali durante le gionate particolarmente umide e piovose. Qui vivono indisturbati anche il lupo di cui si rinvengono numerose tracce del suo passaggio e il rarissimo gatto selvatico, felino schivo, solitario ed efficiente predatore notturno. Raggiunge dimensioni maggiori rispetto al comune gatto domestico e si distingue da esso per la colorazione del mantello tipicamente grigiastra e solcata spesso da strie nere che corrono sul dorso e dagli immancabili anelli intorno alla coda.