L’acqua ha una grande valenza esoterica, è la sorgente della vita, la matrice che sotto forma di liquido amniotico e delle acque primordiali preserva e da inizio alla vita. Nelle antiche cosmogonie l’acqua, componente primordiale, è un principio vitale inteso come mezzo della rigenerazione.
Nella forma di pioggia rende fertile e feconda la terra.
Infatti la goccia, l’infinitamente piccolo, contiene l’infinitamente grande, come il seme contiene tutte le informazioni per dar seguito allo sviluppo della vita. L’acqua è un elemento sottile, infatti sotto forma di vapore sale verso il cielo e si impregna delle energie astrali, successivamente torna sotto forma di pioggia sulla terra, fecondandola con le energie catturate nella dimensione sottile.
La terra trae giovamento, dalle informazioni ricevute dall’acqua, per la sua continua evoluzione. Nella teoria dei quattro elementi tradizionali l’acqua si pone al terzo posto: dopo il fuoco e l’aria e prima della terra. Questa posizione tra l’aria e la terra le spetta per quanto riguarda il movimento consentito dalla sua struttura, geometricamente un triangolo equilatero rovesciato con il vertice verso il basso, mentre l’elemento più immobile e più
facilmente plasmabile è la terra, la più solida di tutti gli elementi, rappresentata simbolicamente dal quadrato.
L’acqua rappresenta il femminile per eccellenza, in quanto è estremamente adattabile e ricettiva, infatti allo stato liquido è flessibile, cambia la sua forma, adattandosi alle circostanze, aggirando gli ostacoli che incontra nel suo cammino. Dalla sorgente in cui nasce, pian piano giunge al mare, diventando prima torrente e poi fiume in un processo di continua trasformazione che è la sua vera forza. L’acqua scorre nelle profondità della terra, trapassando la materia oscura e densa, torna in superficie portando con se energie segrete. L’acqua essendo un elemento passivo ha come virtù la calma e la temperanza. Come punto cardinale è l’ovest; come stagione è l’autunno.
Il sentiero si snoda lungo il tratto di Catena Costiera che comprende I territori occupati da Guardia P.se e Fagnano C.
Il sentiero è individuato dal colore ROSSO
Rappresentazione 3D individuazione Sentiero dell’Acqua

Illustrazione 1: Rappresentazione 3D individuazione Sentiero dell'Acqua
La bellezza di questo percorso sta nelle molteplici suggestioni che sa suscitare nel visitatore, suggestioni di tipo ambientale, naturalistico e storico. E' dunque adatto a chi vuole abbinare il piacere di una lunga passeggiata con il desiderio di conoscere il rapporto tra i lagni e l'attività economica dell'uomo, dall'esercizio della pesca al lavoro delle segherie ad acqua. Senza distogliere l'attenzione dalla bellezza di un ambiente dominato dalla presenza dell'acqua.

Illustrazione 2: Profilo altimetrico del sentiero. Livello E*: Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro - silvo - pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli. Richiede capacità di orientamento e allenamento alla camminata. Classificazione ad opera della Commissione Centrale Escursionismo del Club Alpino Italiano.
Difficoltà: Escursionistica Durata: 6 -7 h
Lunghezza: 19,38 km
Altitudine massima: 1097 m
Altitudine minima: 495 m
Da Piazza della Strage, dove è possibile parcheggiare, scendiamo il sentiero che si inoltra nel bosco e che si immette sulla stradina. Seguiamo la strada sterrata che tocca località Acquaprenzano si dirige verso Pian del Trave nella parte più alta della Valle del Fiume Bagni. Da qui si arriva verso la zona dei Laghi di Fagnano Castello e la passeggiata si conclude infine presso il Passo della Contessa.
Cartografia individuazione Sentiero dell’Acqua

Illustrazione 3: Cartografia individuazione Sentiero dell'Acqua
La natura e gli ambienti che si possono incontrare lungo questo sentiero sono molto diversi e offrono un ventaglio di esperienze uniche. Nei tratti a quote basse ciò che si osserva è la macchia mediterranea che si declina in ogni sua forma, da quella arbustiva alla gariga vera e propria a quella alta conformazioni di boschi di quercia con sottobosco variegato più o meno fitto.
La macchia è intervallata da formazioni tipiche di ambienti fluviali o torrentizzi che ospitano, tra gli altri, alberi di alto fusto come l’ontano nero e l’ontano napolateno. È in questi ambienti così variegati che si osservano gli animali che meglio si sanno adattare a tale diversità: è il caso del simpatico e quantomai curioso scoiattolo nero-meridionale che non è infrequente osservare sui rami di qualche albero intento a raccogliere noci e ghiande da mettere da parte per i mesi invernali. É una specie endemica della Calabria e della Basilicata differenziatasi dallo scoiattolo comune, che vive a nord e che ha una colorazione rossa del manto, probabilmente dopo l’ultima glaciazione che isolò alcune popolazioni più a sud che si evolvettero a formare una diversa specie.( Ill. 4)
Scoiattolo nero meridionale

Illustrazione 4: Scoiattolo nero meridionale.
Ma è nella parte più alta del sentiero che troviamo gli ambienti più interessanti, naturalisticamente speciali: I laghi di Fagnano Castello, indiscusso regno degli anfibi. In questi piccoli specchi d’acqua e pozze troviamo i regali lasciati dalle glaciazioni che si verificarono in questi luoghi nelle passate ere geologiche: la felce florida pianta preistorica relitta risalente a 65milioni di anni fa (Ill.5) e il tritone alpestre “inexpectatus” (Ill.6).
felce florida Osmunda Regalis

Illustrazione 5: felce florida Osmunda Regalis
Il tritone, forse la specie più portante tra tutti gli anfibi presenti in questi luoghi, è endemica di quest’area. Lungo poco più di 10 cm questo straordinario animale si nutre di piccoli insetti che trova nelle pozze d’acque in cui trascorre la maggior parte del suo ciclo vitale. È molto colorato: il ventre è di colore arancione mentre I fianchi sono di un colore blu, maculati, fino al dorso su cui si nota una piccola cresta liscia anch’essa maculata che lo percorre fino all’ampia coda.
Tale colorazione si estende e si fa più evidente durante il periodo degli accoppiamenti quando il maschio esibendosi in una particolare danza mette in mostra questa strepitosa colorazione.
tritone alpestre “inexpectatus”

Illustrazione 10: tritone alpestre “inexpectatus”