IL SENTIERO DELL'ARIA
“ Punto tappa 4 – Punto Tappa 3 ”
L’Aria dal latino aer e dal greco antico aèr rappresenta tutto ciò che è gassoso, inodore, insapore e comburente. Tra tutti gli elementi è quello più sottile, in quanto invisibile, non può essere afferrata e trattenuta. L’aria è lo spazio intangibile che avvolge e permea l’intero universo, l’invisibile che respiriamo, perciò è l’energia vitale senza la quale non ci sarebbe la vita.
La sua sede è il mondo sottile intermedio tra il cielo e la terra. Secondo la tradizione antica il primo elemento superiore è il fuoco (il più leggero e mobile), l’aria è il secondo elemento superiore, nel quale avvengono le trasformazioni che coinvolgono gli elementi inferiori l’acqua e la terra. Infatti, l’aria in coppia con il fuoco, ne condivide le polarità attive e maschili. L’aria è il respiro vitale, il respiro cosmico. L’elemento aria è un simbolo sensibile della vita invisibile, in quanto tale è un elemento purificatore. È il principio della composizione e della fruttificazione, intermedio tra i due elementi fuoco e acqua; perciò rappresenta la linea di demarcazione tra la terra e il cielo, cioè il punto di contatto tra la spiritualità e la materia.
L’aria rende rigogliosa e fertile la natura. A livello simbolico unendo i principi dell’umido e del caldo si genera l’aria, che perciò ha le qualità di ciò che è asciutto, leggero e mobile ed è raffigurata dal cerchio nel cielo. Geometricamente l’aria è rappresentata da un triangolo equilatero con vertice in alto, sbarrato orizzontalmente. Come punto cardinale indica l’est. Come stagione indica la primavera.
Il sentiero si snoda nel tratto di Catena Costiera occupato quasi interamente dai comuni di Fuscaldo e Montalto Uffugo e collega la Caserma della Forestale (Fuscaldo) a quota 1026 m sul livello del mare circa, nella Foresta di Cinquemiglia, a Montalto Uffugo. a circa330 m sul livello del mare.
Il sentiero è individuato dal colore ROSSO
Rappresentazione 3D individuazione Sentiero dell’Aria
Su questo sentiero si gode della vista di paesaggi mozzafiato. Subito dopo aver oltrepassato il Punto Tappa 4 si estende il bosco di faggio che dalla Caserma della Forestale fino alla località di Laghicello (ill.1), è riconosciuta area eletta a Sito di Importanza Comunitaria (SIC) ai sensi della DIRETTIVA HABITAT. Un itinerario didattico-ambientale che percorre le pendici Calabria e ed introduce ai "segreti" dell'atmosfera e del clima che cambia, andando avanti oltre la zona SIC si raggiunge un tratto di sentiero aperto che permette di lanciare il proprio sguardoa est sulla Piana di Sibari per poi perderlo sui primi contrafforti della Presila e del massiccio dellaSila vera e propria.
Arrivati in cima su una piccola altura adiacente Cozzo Cervello, lo sguardo cadeinvece sul mare e sulla costa tirrenica dell’alto tirreno cosentino mentre volgendo lo sguardo a nordsi notano le prime cime calabresi del Parco Nazionale del Pollino: i monti La Caccia e La Montea.A sud invece si può osservare lo sviluppo e l’andamento della Catena Costiera.Lungo il percorso, grazie alle particolari peculiarità ambientali, storico/archeologiche e naturalistiche disseminati lungo il sentiero, si alternano in quota boschi, pascoli e scarpinate alla scoperta di un paesaggio molto vario che conduce l'escursionista nel punto più alto che offre un colpo d'occhio a 360° e dove si uniscono gli elementi dell'Aria, della Terra, dell'Acqua e del Fuoco.
Profilo altimetrico del sentiero.
Difficoltà: Escursionistica Durata: 4 - 5 h
Lunghezza: 13,80 km
Altitudine massima: 1288 m
Altitudine minima: 375 m
Dalla Caserma della Forestale individuata geograficamente dal punto Tappa 4 il sentiero giunge dapprima nei pressi di un piccolo specchio d’acqua chiamato Laghicello salendo poi lentamente quasi a raggiungere Cozzo Cervello. Da qui la discesa verso Montalto Uffugo si fa rapida e passando per Serra Pietrastretta si arriva a Parantoro, piccolo centro abitato che si collega a Montalto Uffugo attraverso una via immersa tra i pascoli posti ai lati del Torrente Ferrera.
Il sentiero è individuato dal colore ROSSO
Cartografia individuazione Sentiero del Fuoco
In questa area vi si trova un piccolo specchio d’acqua in cui vive il tritone crestato, bellissimo anfibio dotato di una cresta che lo percorre dorsalmente dalla testa alla coda e ornata quest’ultima di una piccola striscia bianca che mostra durante l’accoppiamento, in una danza per il corteggiamento della femmina.
Laghicello nel territorio di San Benedetto Ullano.
È in questi ambienti di montagna tranquilla che incontriamo un animale straordinario: il lupo; predatore eccezionale, dotato di intelligenza e capacità di adattamento, in grado di percorrere anche grandi distanze. Può vivere in branchi con una complessa vita sociale o in solitario. Per decenni è stato un animale perseguitato e portato quasi all’estinzione, ma oggi è una specie protetta ed è inserita nell’allegato II della convenzione di Berna.
Le prede preferite che può trovare in questa zona sono, oltre al comunissimo cinghiale, anche il capriolo, piccolo ungulato che conduce vita solitaria anche se occasionalmente forma minuti branchi costituiti da femmine con i piccoli dell’anno.
Nella parte finale del sentiero la faggeta viene sostituita da un boschetto di Cerro, sito sulla piccola altura della Serra Pietrastretta (ill.5) che in autunno si veste dei colori più brillanti, seguito poi da boschi di roverella. Il sentiero si conclude nei territori adiacenti Montalto U. adibiti alle colture agricole e al pascolo di animali da allevamento e costellato dei resti degli antichi mulini appartenuti ai valdesi quando si stanziarono in queste terre.