Da un’isola linguistica, un Festival per pensare il mondo
Il Festival delle Riforme Culturali 2025 (CFR), promosso dal Centro Culturale Gian Luigi Pascale, intende porsi come riferimento nazionale e, e sempre più, internazionale per tutte quelle persone, giovani e meno giovani, che si riconoscano nell’istanza di produrre o incoraggiare cambiamenti culturali edificanti nella società contemporanea. Non si tratta di una rassegna incentrata su eventi spettacolari o di grande richiamo mediatico.
Il CFR privilegerà l’incontro autentico, di qualità, tra persone motivate; il confronto, il dialogo e l’approfondimento di temi di grande rilevanza e urgenza, che il Festival, di edizione in edizione, si sforzerà di collegare intimamente tra loro: il diritto alla diversità, la democrazia culturale, lo sviluppo sostenibile; la tolleranza religiosa, la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del paesaggio; l’educazione alla cittadinanza, la libertà di pensiero e di parola, l’altermondialismo, la coesione e l’integrazione sociale; il ruolo della memoria, le forme e la natura dell’identità, i legami intergenerazionali, il valore delle lingue di prossimità o minoritarie... Oltre che possedere un’alta valenza simbolica, quanto mai coerente con lo spirito del CFR, lo scenario del Festival è un luogo di eccezionale bellezza paesaggistica e di straordinaria ricchezza culturale:
Guardia Piemontese, isola occitana in Calabria, è una comunità di origine valdese (XIV secolo), teatro di una repressione religiosa particolarmente violenta all’epoca della Controriforma e scrigno che conserva sorprendenti sopravvivenze linguistiche e naturalistiche.
Festivale delle Riforme Culturali 2025: Gli ospiti della settima edizione
Ospiti e attività dell’edizione 2025
Associazione LEM-Italia (Lingue d’Europa e del Mediterraneo), impegnata da oltre quindici anni nella promozione della diversità linguistica in Italia e nel mondo. Ad essa si devono eventi scientifici internazionali come le Giornate dei diritti linguistici, il Primo Congresso mondiale dei diritti linguistici (2015), ma anche innovative forme di ricerca e comunicazione itinerante, le Carovane della memoria e della diversità linguistica.
Identitet è un'organizzazione artistica croata che funziona come piattaforma per la ricerca e l'esecuzione della musica, l’obiettivo è quello di preservare la cultura, la tradizione, in particolare la musica arbëreshë.
Lira Transalpina associazione musicale francese, si occupa della diffusione e la promozione della musica antica, classica e romantica, prevalentemente italiana e francese, ha notevoli competenze nella ricerca musicologica e digitale.
NED (New European Dream) è un'associazione che crea sinergie tra territori, istituzioni locali ed europee, associazioni italiane e straniere, esperti e giovani sensibili all'Europa, all'ambiente, alla parità di genere, alla legalità e alla sicurezza.
Giovanni Agresti, sociolinguista specialista della rivitalizzazione delle lingue meno diffuse e di francofonia, si occupa di studiare le relazioni tra gli individui, le comunità, le lingue e le memorie dei territori. Docente di Scienze del linguaggio all’Université Bordeaux Montaigne e di Linguistica francese all’Università di Napoli “Federico II”. Già coordinatore scientifico di FrancophoNéA, è attualmente Direttore regionale dell’Agence Universitaire de la Francophonie (AUF) per la regione Africa del Nord (Mauritania, Marocco, Algeria, Tunisia, Libia).
Alessia Antonucci, giornalista di TenTv e founder del blog Ottenove, storie belle di Calabria. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche. Autrice di saggi, nel 2024 ha pubblicato "Radici con le ali. Storie di calabresi che generano bellezza" (ed. Le Pecore Nere Italia). Laureata in lingue e letterature straniere alla Sapienza di Roma, è tornata in Calabria per investire su se stessa e su questa terra, alla ricerca di chi crede in sé stesso e nei propri sogni, di chi non si fa rinchiudere in stereotipi simili a prigioni.
Franco Borgogno, giornalista da oltre 30 anni, scrittore, comunicatore ed educatore scientifico ambientale con oltre 300 eventi pubblici e di formazione – anche per scienziati – sulla divulgazione scientifica; ricercatore, guida escursionista ambientale sulle Alpi piemontesi, fotografo, Guida Parco Alpi Marittime, viaggiatore. Responsabile progetti scientifico ambientali della Fondazione European Research Institute ETS. Membro Consiglio Direttivo Mountain Wilderness Italia. Componente del Comitato Scientifico del Trofeo del Mare. Presidente Ocean Literacy Italia 2018-2023. Presidente onorario dell’Associazione 'Basta Plastica in Mare'.
Claudia Farina, giornalista e scrittrice, è direttrice della rivista in tre lingue GardAmore. Specializzata in stampa turistica, cultura del vino, eresie medievali, Storia del Risorgimento. Per Cierre ha pubblicato di recente: Catari sul Garda; Maddalena l’apostola e il vescovo donna; Una storia, una bandiera; La svolta nei racconti di dieci donne; Boni Homini; Sulle tracce dei Catari e di Maria Maddalena. Ha pubblicato numerosi reportage dall’estero, in particolare sull’Africa.
Marco Fratini, Testimonial del Festival delle Riforme Culturali, laureato in Storia dell’Arte medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Bibliotecario presso la Fondazione Centro Culturale Valdese (Torre Pellice, TO).
Lassaad Hedhili, Docente universitario all’Université de Monastir (Tunisia) e associato all’Université Senghor Alessandria d’Egitto, con oltre trent’anni di esperienza in ingegneria di formazione, nutrizione e valorizzazione delle agrorisorse. Consulente per la FAO, l’AUF, l’UNHCR e revisore scientifico presso Elsevier. Titolare di un Dottorato di ricerca in chimica delle piante medicinali (Université de Tunis El Manar) e specialista delle TICE. Coordinatore di progetti internazionali sulla transizione nutritiva, gli obiettivi di sviluppo sostenibile e l’innovazione pedagogica.
Olivier Hamant, Direttore dell’Institut Michel Serres, Docente e ricercatore all’INRAE, ENS di Lione (Francia). Biologo pluridisciplinare, nelle sue ricerche cerca di capire come le piante usino le forze per controllare il loro sviluppo. È impegnato in un programma di formazione che esplora le molteplici implicazioni dell’Antropocene presso l’ENS di Lione e con la Casa delle Culture del Mondo di Berlino. Hamant, autore di alcuni saggi – in particolare La troisième voie du vivant, 2022 (Odile Jacob) e Antidote au culte de la performance: la robustesse du vivant (Gallimard) – che approfondiscono la nozione di robustezza, in opposizione a quelle, dominanti, di performance e di ottimizzazione, lavora sulle relazioni emergenti tra l’umanità e la natura.
Andrea Maraschi, Dottore di ricerca in Storia presso l’Università di Bologna, insegna Antropologia dell’alimentazione presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari del campus di Cesena. assegnista di ricerca presso l’Università di Bari. Ha insegnato in vari atenei italiani e stranieri. Il suo ultimo volume, scritto insieme a Francesca Tasca, si intitola: Food, Heresies, and Magical Boundaries in the Middle Ages (Amsterdam, University press, 2024).
Angelica Artemisia Pedatella, Madrina del Festival, regista teatrale, attrice, autrice presso Compagnia Teatrale BA17, che nasce dall’esigenza di sperimentare un nuovo linguaggio; produce spettacoli dal vivo, eventi culturali e di comunicazione, promuovendo contenuti su temi di attualità, storia e valorizzazione del territorio.
Vincenzo Tedesco è assegnista di ricerca in Storia medievale all’Università degli Studi di Messina, docente a contratto della stessa disciplina presso il Consorzio Universitario del Mediterraneo Orientale (CUMO) di Noto, nonché fellow dell’Institute for Advanced Study (IAS) della Central European University (CEU) di Budapest. I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sulla storia culturale, delle pratiche magiche e del dissenso religioso tra il tardo Medioevo e la prima età moderna.
Stefania Tufi, Professoressa di italianistica e sociolinguistica presso l’Università di Liverpool (Regno Unito). La sua ricerca verte sul ruolo dello spazio nella costruzione dell’identità linguistica, in particolare in contesti quali le minoranze linguistiche, i processi di memorializzazione e i territori di confine.
Graditi ospiti del Festival alunni e docenti dell’Istituto Comprensivo “Gaetano Cistaro” di Guardia Piemontese e del Polo Tecnico Professionale Rambaldi-De Fazio di Lamezia Terme.
La lingua certamente più celebrata durante il Festival sarà l’occitano di Guardia Piemontese. È attorno a questa varietà linguistica, presente in Calabria da quasi sette secoli e sopravvissuta all’eradicamento del valdismo, simbolo della resistenza, della resilienza e dell’irriducibilità umane, che saranno strutturati numerosi eventi e attività pensati per pubblici diversi: conferenze; visite guidate al centro storico di Guardia Piemontese e al Museo Valdese; incontri, animazioni culturali: musica, letture, mostre; spettacoli teatrali e musicali; ateliers linguistici.
Festival delle Riforme Culturali 2025: il tema della settima edizione
La rivoluzione inutile? Dal culto dell’intelligenza alla fioritura della saggezza
L’epoca attuale è caratterizzata dall’accelerazione tecnologica, talmente spinta che supera di gran lunga la nostra capacità di prevedere le conseguenze – a breve, medio e lungo termine – di tale processo.
Dopo una lunga gestazione, la cosiddetta “Intelligenza artificiale” è diventata oggi un tema onnipresente un po’ in tutti i campi, e suscita reazioni molto eterogenee, spesso irrazionali: dall’ottimismo senza limiti (l’IA come soluzione ai mali del mondo, come salvezza dell’umanità) a forti resistenze e scetticismo, fino alla paura.
Il discorso apparentemente dominante fa leva sulla metafora del treno in corsa che, in un mondo dominato dal paradigma della performance, del produttivismo, della competizione, della velocità, non ci si può permettere di perdere – senza troppo riflettere, tuttavia, sulla destinazione del treno stesso.
Troppo spesso, nei pur numerosissimi convegni e incontri sul tema, le contraddizioni profonde non vengono affrontate con serietà. Tra queste: la questione ambientale (l’IA è estremamente energivora), la questione sociale (rischio di controllo di massa e rischio di mutazione dei rapporti umani), la questione culturale (rischio di conformismo espressivo a tutti i livelli) e la questione giuridico-economica (perdita di tutela del diritto d'autore, saccheggio dei prodotti intellettuali, devastazione del mondo del lavoro).
Queste pur rapide considerazioni vogliono allertare circa le derive già in atto dell’IA e sollevano una questione di fondo: di questi progressi tecnici abbiamo realmente bisogno? L’impressione è che, più che di fronte a una rivoluzione culturale, siamo sempre più prigionieri del vecchio paradigma mercantile dominante, tecnosoluzionista, supportato da un vero e proprio culto dell'intelligenza logico-matematica.
A fronte di questo statu quo, qual è, oggi, il ruolo della saggezza, di una conoscenza equilibrante, forte delle conoscenze del presente come del passato, che sappia osservare con attenzione la diversità delle epistemologie, dei saperi endogeni, delle diverse modalità di stare al mondo senza predare la terra e i territori, ponendo in cima all'agenda delle priorità la cura nei confronti del vivente, e quindi dell’umanità stessa, andando oltre la dicotomia tra natura e cultura?
Una risposta davvero innovativa sembra venire dalla biologia: si tratta della nozione di “robustezza”, ossia la capacità di un sistema di rimanere stabile malgrado le fluttuazioni. In un mondo sempre più instabile, climaticamente e socialmente sempre più sregolato, la robustezza può essere la scelta più saggia da perseguire. Essa non è altro che una caratteristica propria di ogni organismo vivente, dalle piante all’essere umano, ma che fino a oggi non era stata veramente studiata e applicata alla sfera del vivere in società.
Il Festival CFR, da sempre sensibile al rispetto della Casa comune, approfondirà questa nozione e la declinerà in varie direzioni, non ultima la dimensione linguistico-culturale: le lingue naturali sono un esempio di robustezza. La lingua occitana, e segnatamente l’occitano di Guardia Piemontese, sono, anche, un esempio di resistenza.
Il Festival CFR ospiterà il progetto europeo ERASMUS “Musique et langues minoritaires régionales (MUS LaMiRé)” promosso dalle associazioni musicali Lira Transalpina (Francia) e IDENTITIET (Croazia), dal Centro Culturale Gian Luigi Pascale, e dall’Associazione NED (Italia). Il progetto mira a salvaguardare il multilinguismo europeo attraverso l’apprendimento musicale non formale rivolto ai giovani e a proteggere le lingue minoritarie a rischio estinzione, a sostenere la transizione digitale dei musicisti, nonché a diffondere la memoria storica delle culture.
Festival delle Riforme Culturali 2025: Il Programma
La rivoluzione inutile? Dal culto dell’intelligenza alla fioritura della saggezza
3 GIUGNO
Ore 10:30 – Sala Consiliare
Presentazione del Festival e del progetto europeo ERASMUS “Musique et langues minoritaires régionales (MUS LaMiRé)
Modera: GIOVANNI AGRESTI
Direttore regionale dell’Agence Universitaire de la Francophonie (AUF), regione Africa del Nord.
Saluti:
VINCENZO ROCCHETTI – Sindaco di Guardia Piemontese
MARIA TERESA FLORIO – Presidente del Centro Culturale Gian Luigi Pascale
ANGELICA ARTEMISIA PEDATELLA – Madrina del Festival delle Riforme Culturali
Interventi:
GABRIELLA SCONOSCIUTO – Direttrice del Festival e coordinatrice attività culturali del Centro Gian Luigi Pascale
Presentazione della settima edizione del CFR
STEFANIA TUFI – Professoressa di italianistica e sociolinguistica presso l’Università di Liverpool (Regno Unito)
‘La forza trasformativa della vulnerabilità.’
Presentazione del progetto europeo ERASMUS “Musique et langues minoritaires régionales (MUS LaMiRé)”:
ANDREA BAREGGI – Presidente di Lira Transalpina (Francia)
DINA BUŠIĆ – Presidente di IDENTITET (Croazia)
LUIGIA CAPONI – Presidente di NED (Italia)
Ore 14:30 – Sala Consiliare
Conferenza: “Storia e memoria dei valdesi”
Modera: GIOVANNI AGRESTI
Interventi:
VINCENZO TEDESCO – Docente in Storia medievale, CUMO di Noto
Nel cuore della notte: il valdismo tra devozione e delazione
ANDREA MARASCHI – Docente di Antropologia dell’alimentazione, Campus di Cesena
La formazione medico-scientifica dei barba: tra contesto e tradizione
CLAUDIA FARINA – Giornalista e scrittrice
Catari d’Occitania e dell’Italia. Ieri e oggi
MARCO FRATINI – Testimonial del Festival delle Riforme Culturali
"On the road. Valdesi e riformati in viaggio fra il Piemonte e la Calabria fra XVII e XVIII secolo"
Ore 19:30 – Chiesa di S. Maria Goretti (Guardia marina)
Concerto di SERGIO BERARDO, Leader dei Lou Dalfin (il più importante gruppo occitano al mondo)
4 GIUGNO
Ore 09:00 – Piazza della Strage
Visita dei Sentieri Valdesi
Partenza da Guardia Piemontese con colazione a sacco. Durante l’escursione sono previsti momenti musicali, racconti storici, dialoghi con esperti di ambiente, cultura, lingue e culture regionali.
Partecipanti:
CAI Calabria, Commissione Regionale TAM Calabria, delegazioni CAI di Cosenza e Verbicaro, vari Enti e Associazioni del territorio.
I giovani musicisti del progetto Erasmus MUS LaMiRé si esibiranno sulle sponde del lago La Paglia.
Interventi:
GIOVANNI AGRESTI
ANGELA ARMENTANO – Geologa
