La contemporaneità

La comunità Valdese oggi

Il movimento valdese è tra i più antichi movimenti evangelici esistenti. La sua origine legata alle idee di Pietro Valdo risale al 1170-75 e da allora in poi nonostante le difficoltà (persecuzioni religiose; limiti geografici in cui vivere; impossibilità di esprimere liberamente la fede) il movimento ha sempre mantenuto la sua identità con grande coerenza.

Con la fine della reclusione, a partire dal 1848, iniziò una intensificazione dell’attività di evangelizzazione da parte dei Valdesi, il cui scopo principale non era (e non è) quello di fare proselitismo, ma di promuovere un confronto culturale comune, tentando di portare ovunque la possibilità di alfabetizzazione attraverso l’istituzione di scuole e giornali.
Durante il risorgimento i Valdesi sostennero apertamente il principio liberal-unitario di stampo Cavouriano della <<Libera Chiesa in libero Stato>>. Un principio tutt'altro che scontato se si considera che ancora nel 1864 Papa Pio IX promulgò un Sillabo condannante il Liberalismo; l’ateismo; il comunismo e il socialismo.

Attualmente i rapporti con lo stato italiano sono regolati da Intese stipulate nel 1984, che non sanciscono alcun privilegio per la chiesa valdese che si sostenta attraverso le offerte volontarie e l'otto per mille.
Con la Chiesa Cattolica si è sviluppato negli ultimi decenni un dialogo ecumenico e nel 2015 Papa Francesco dall'interno della chiesa Valdese di Torino (prima volta per un papa) pronunciò queste parole:

«Da parte della Chiesa Cattolica vi chiedo perdono. Vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, perdonateci!»

Soffermandoci sulle differenze tra Valdismo e Cattolicesimo, esse non consistono nei fondamentali della religione (appartengo entrambe al Cristianesimo), ma nell’interpretazione dei testi sacri. Per i valdesi la Bibbia è il solo punto di riferimento per la fede e la vita dei credenti che non dovrebbe fondarsi sulla tradizione. Non viene perciò riconosciuta la gerarchia cattolica (vescovi, arcivescovi, cardinali e Papa) che è stata costituita nel corso del tempo. Differentemente la Chiesa Valdese ha una organizzazione sinodale, cioè è retta dall’assemblea dei credenti. Ogni Chiesa tiene le sue assemblee e poi a livello generale i vari deputati delle chiese costituiscono il Sinodo che esamina le questioni riguardanti la chiesa ed elegge l’organo esecutivo: La Tavola Valdese.

In conformità con quanto scritto sui vangeli, i valdesi riconoscono nel solo Gesù Cristo l’unico mediatore e intercessore tra Dio e l’Uomo, ecco perché sono da escludere anche gli atti devozionali verso la madre stessa di Cristo e verso i cosiddetti santi, figure però che godono di rispetto in quanto esempi di fede e di santità di vita. I ministri valdesi (che possono sposarsi e possono essere anche donne) non sono considerati mediatori tra Dio e gli uomini, più “semplicemente” essi diffondono la parola di Cristo.

Ancora: il perdono arriva per grazia divina e non attraverso le buone azioni, esse (che vanno fatte) servono a rendere grazie a Dio per il perdono e la salvezza che ha donato in Cristo ed è proprio su questo principio che si fonda la non credenza nel purgatorio; nelle messe di suffragio; nelle indulgenze e nella intercessione dei santi.

Valdesi di Calabria

Oggi gli appartenenti alla chiesa Valdese sono circa 45.000 in tutto il mondo.

Sul territorio italiano la concentrazione più alta risiede tutt’ora nelle valli piemontesi ad ovest di Pinerolo, in quei territori dove si insediarono nei secoli passati. Qui, precisamente nel comune di Torre Pellice, è presente la Casa Valdese, dove si tiene il sinodo annuale, ovvero l’assemblea che esprime l’unità di tutte le chiese. In totale in Italia si contano circa 30.000 appartenenti e 120 chiese valdesi.

Molto importante a livello simbolico è la Città di Torino, dove venne edificato il primo templio al di fuori dei territori storici; Firenze, dove la Chiesa Valdese ebbe la prima Cattedra di Teologia (1860-1922); Roma, dove la presenza valdese risale al 1870 ed è oggi un centro di Cultura per la presenza della Facoltà di Teologia. Numerosi nuclei familiari sono però presenti su tutto il territorio nazionale e all'estero.

Un altro nucleo valdese consistente è attualmente presente in Sud America, principalmente tra Uruguay e Argentina, dove risiedono circa 15.000 fedeli. Qui le chiese valdesi sono organizzate nella “Iglesia Evangelica del Rio de la Plata”.