SENTIERO 2 – SENTIERO DELL’AVIS – DAL PASSO DELLA CONTESSA A CETRARO

INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Il sentiero che va dal Passo della Contessa (Fagnano Castello) a Cetraro si muove seguendo il crinale della valle del Fiume Aron di Cetraro, un’area profondamente incisa dai processi erosivi del Fiume. Dal Passo si scende fino a raggiungere un piccolo centro abitato chiamato Sant’Angelo. Da qui piegando verso SSO si raggiunge il Monte Serra, lo si aggira e si prosegue puntando verso O seguendo il Sentiero dell’Avis che congiunge il santuario del Monte Serra a Cetraro.

INQUADRAMENTO GEOLOGICO

Il percorso è ubicato nella regione nord della Catena Costiera. La geologia della zona è caratterizzata da rocce per lo più di tipo metamorfico sia di alto grado che di basso grado. Fa eccezione l’area tra S. Angelo e M. Serra, dove si attraversa una piccola parte di conglomerati, rocce sedimentarie

DESCRIZIONI DEGLI AMBIENTI

Il sentiero che collega il Passo della Contessa e Cetraro attraversa diversi ambienti che rispecchiano il notevole dislivello che caratterizza tale percorso. All’altezza di P. Contessa la specie arborea predominante è il faggio da cui tale associazione vegetale prende il nome. Il sottobosco è rado o irregolare, condizionato dalla disponibilità talvolta stagionale della luce. Vi troviamo piante come l’asperula, la felce maschio e il pungitopo. Lasciando la faggeta ombrosa si scende lungo il versante della valle del fiume di Cetraro dove la vegetazione cambia e si immerge nella foresta mediterranea decidua. Qui crescono il carpino, il frassino, il castagno e la robinia, mentre ad una quota di 500 metri, sui rilievi attorno al centro abitato di Sant’Angelo crescono pini appartenenti a diverse specie, misti a qualche cipresso e querce tra cui anche il sughero. Completamente diverso lo scenario del Monte Serra per via del suo terreno roccioso, arido e acclive in alcuni tratti, dove crescono piante stenoterme adatte a resistere a lunghi periodi siccitosi. Tra le altre specie vegetali più rappresentative troviamo: il cisto dai fiori viola o bianchi, l’ilatro, il caprifolio, la salsapariglia, il mirto, il corbezzolo, la vitalba, l’aglio rotondo, il lentisco, la ginestra e la ginestra spinosa. La fauna è invece quella tipica calabrese si trovano il Tasso, la Faina, la Martora, il Gheppio, la Volpe e tra i rettili la Vipera, la Lucertola comune e il Ramarro.

Testo di PAOLA LENTINI – Guida ambientale escursionistica

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