26 Novembre – Giornata di Apertura
La terza edizione del Festival delle Riforme Culturali di Guardia Piemontese intende celebrare Dante Alighieri, il Sommo Poeta, in occasione dei 700 anni dalla sua morte.
Il Festival ha avuto inizio con un Convegno su “Arnaut Daniel e il trobarclus” . Arnaut Daniel, fu un trovatore di lingua occitana, ritenuto da Dante il «miglior fabbro del parlar materno». Il poeta dell’Amore.
Dante e l’Occitano
Il termine “occitano” si deve proprio a Dante Alighieri che nel 1303 nella sua opera “De vulgari eloquentia” classificò per primo la lingua d’oc, l’occitano insieme all’italiano, (la lingua del sì) e al francese (la lingua d’oïl)
E così proprio con un convegno su Arnaut Daniel si è aperto il nostro Festival, che ha visto poi diversi autorevoli interventi a tema moderati da GABRIELLA SCONOSCIUTO
Ascolta il discorso di Apertura del Festival delle Riforme Culturali
Gli altri interventi al Convegno di apertura
GIOVANNI AGRESTI (Direttore scientifico del Festival) con il suo intervento sul mito dei trovatori nell’occitanismo contemporaneo
ANTONELLA GIACOIA – Prof.ssa Liceo Classico Telesio di Cosenza con il suo intervento sul canto XIX del Purgatorio, la Sirena e la tradizione della lirica d’Amore
LUIGI PEDRETTI – Prof. Liceo Classico Telesio di Cosenza che ha ttenuto un intervento sulla scoperta del mondo occitano-valdese: un’esperienza didattica nazionale
MARIA CRISTINA PARISE MARTIRANO–Presidente Società Dante Alighieri di Cosenza che ci ha raccontato del legame tra Dante e la Calabria
ANGELICA ARTEMISIA PEDATELLA, Madrina del Festival, regista teatrale, attrice, autricepresso Compagnia Teatrale BA17 con La ricerca della felicità
E MARIA SORESINA, saggista e scrittrice che ha approfondito il tema di Dante e la lingua occitana
Le attività pomeridiane
Nel pomeriggio le attività sono iniziate alle ore 17:00 con
Opera recital «L’Amor che move il sole» a cura della compagnia teatrale BA17
L’opera rappresenta il viaggio di Dante verso la felicità.
Nell’elaborazione del suo capolavoro, Dante non fece altro che osservare la vita, la sua e quella di chi lo precedette e lo accompagnò. Si addentrò in quei segreti di sapienza contenuti non solo negli antichi libri, ma riassunti completamente nel Vangelo e ne comprese il messaggio ultimo di felicità di cui volle farsi divulgatore.
In tanti passi Dante spiega in che modo diventare felici, superare i confini con cui la mente corrotta condiziona l’anima, provocando quei dolori da cui apparentemente non si riesce ad uscire, anticipando ogni moderna teoria sul benessere interiore e soprattutto interiorizzando e calando nel suo tempo in un caleidoscopio di sapienza il messaggio semplice e profondissimo del Vangelo: la promessa di felicità.
(Clicca qui per vedere un video della performance)
Clicca qui per vedere l’intera diretta dell’opera
A seguire, dalle ore 19:00 per la chiusura della prima giornata, Sergio Berardo ha suonato la bellissima VELHADA OCCITANA. Sergio Berardo è eccelso musicista leader dei Lou Dalfin considerato il più importante e rappresentativo gruppo musicale Occitano.