“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” – Primo Levi
È stato un onore e un piacere per il Centro Culturale Gian Luigi Pascale partecipare a “Scintille di luce dalla Shoah”. Evento organizzato dal Rotary Club Florense presso San Giovanni in Fiore in occasione del GIORNO DELLA MEMORIA. L’evento “Scintille di luce dalla Shoah” attraverso le parole dei suoi illustri relatori, ha voluto sottolineare l’importanza dell’altro e la ricchezza che può offrire le diversità ad ognuno di noi.
L’INTERVENTO DEL PASTORE VALDESE JENS HANSEN DURANTE L’EVENTO
La nostra Testimonianza attrverso le parole di Gabriella Sconosciuto
Questo che segue, e che vogliamo riportare per intero, è l’intervento della nostra Gabriella Sconosciuto che ha presentato ai partecipanti il lavoro del Centro Culturlae Gian Luigi Pascale, ricordando e risottolineando l’importanza dello studio e della memoria. << Grazie di avermi invitata, sono onorata di partecipare a questa interessante manifestazione. Sono qui in duplice veste: come presidente della Fondazione occitana che ha sede a Guardia Piemontese (unica isola linguistica occitana del meridione) e come progettista del Centro Culturale GianLuigi Pascale che ha portato questi bellissimi abiti e manufatti realizzati presso il laboratorio di tessitura del Centro. Oggi sono qui con me il responsabile del Centro Culturale Pascale, Fiorenzo Tundis e la responsabile del laboratorio di tessitura Concetta Avolio e la nostra guida ambientale Paola Lentini, conoscitrice dei sentieri valdesi. Il 5 giugno 1561 a Guardia Piemontese ci fu un terribile eccidio. Bambini , donne, anziani, non fu risparmiato nessuno…uccisi perché di fede valdese”. Si salvarono solo coloro che si convertirono al cattolicesimo e furono costretti a pene severe. Cari ragazzi studiare la storia è importante, è importante affinché non si ripetano più gli stessi errori ed orrori del passato. Mantenere viva la memoria storica dei fatti passati è un debito morale che noi tutti abbiamo verso i nostri Padri che hanno pagato con la vita la difesa di un principio di libertà. Oggi potete ammirare L’abito femminile di Guardia Piemontese che rappresenta per il paese l’orgoglio della riscoperta della sua identità storica e culturale. Viene fatto risalire al XV secolo, quando si evolve rispetto all’abito arrivato dal Piemonte. Le migliorate condizioni di vita, l’arricchimento delle tecniche di tessitura e l’uso di filati pregiati, diedero vita ad un abito unico. Straordinario per manifattura, materiali e colori. L’elevata agiatezza era riscontrabile nell’abito giornaliero e nella sontuosità dell’abito da sposa, realizzato in prezioso tessuto “damadoro”, tessuto con intrecci in fili d’oro.I capelli della donna guardiola erano coperti da un fazzoletto decorato, sorretto dal “penaglio”. Singolare copricapo realizzato con corde e ricoperto di fettucce e nastri colorati. Grazie alla tavola valdese è stato realizzato un corso di taglio e cucito dell’abito guardiolo. L’ultima signora guardiola che sapeva cucire l’abito ha insegnato questa tecnica ad un gruppo di signore che oggi sono in grado di riprodurlo >>. – Dott. Umberto Piperno Rabbino Emerito di Napoli – Mons. Leonardo Bonanno Vescovo S. Marco Argentano-Scalea – Felice Antonio Loria Presidente L/R Chiese Cristiane Evangeliche delle Assemblee di Dio in Italia – Jens Hansen Pastore Chiesa Valdese l’evento “Scintille di luce dalla Shoah” ha visto anche la partecipazione degli studenti delle Classi 4°- 5° del Liceo Scientifico, Classico, Linguistico ed Artistico di San Giovanni in Fiore e dell’Istituto Superiore “Leonardo Da Vinci” di San Giovanni in Fiore i quali sono intervenuti dimostrando un’attenta sensibilità. A moderare il giornalista Rolando Belvedere. l’intervento
La giornata della memoria a Guardia p.SE è IL 5 GIUGNO.
l’esposizione dell’abito guardiolo
I partecipanti all’evento